il blog di Guidino

Con Giancarlo abbiamo pranzato su una delle terrazze che danno sulla via centrale di Imlil, via centrale... oddio via centrale... la strada che attraversa il villaggio. Abbiamo visitato un paio di alberghi e confemato le camere per gli arrivi dei prossimi giorni.
Facendoci aiutare da 2 ragazzi inglesi, ospiti anche loro del rifugio, abbiamo corretto la versione in inglese dello scarico di responsabilità. Ci siamo messi poi a chiaccherare con loro dei nostri viaggi in bici, e così gli abbiamo fatto sorbire la proiezione del Ladakh!
Ciaoooo

Sono arrivato! Ma partiamo per gradi. Anzi parto! da Malpensa alle 6e20 puntuale, dopo aver fatto una levataccia (2e30)a Torino e averla fatta fare anche a Vilma che mi ha accompagnato all'aereoporto.
Il viaggio va bene, riesco anche a dormire un po', ma visto il volo Low-cost i seggiolini non sono neanche reclinabili!
Arrivato a Marrakech, mi fanno aprire il bagalio, e mi fanno "scartare" il rotolo di adesivo catarifrangente, che hai raggi-x chissaà cosa sembrava!
Fuori mi aspetta il mitico Giancarlo, prendiamo il pulmann e andiamo nel centro di Marrakech. Facciamo colazione all'Hotel Ali, dove già avevamo pernottato nel 2007, poi ci spostiamo all'Hote Tazi, dove incontriamo gli altri. Compresa Lidia, signora francese gestrice del rifugio del CAF ad Imlil, lei ci da un passaggio con la sua auto fino a Imlil, è già un bel tipo, le facciamo notare come guida veloce, e lei sostiene che le donne guidano veloci perchè non hanno tempo da perdere, e hanno un sacco di cose da fare a casa!
Con lo stomaco un po' in mano arriviamo a Imlil, mi piazzo subito con il PC, provo la connessione, chatto con chi trovo in linea, e poi incomincio a tradurre lo scarico di responsabilità da far compilare agli atleti.
Questa è la postazione di lavoro.


A presto!