Ci siamo!
È quasi finita, mancano meno di 80 miglia al traguardo posto sulle rive dell'atlantico, Nico a portato a 2 pre il vantaggio su Gottwald. Con ip camper ci siamo appostati e tenuto d'occhio i distacchi, che progressivamente sono aumentati.
Go Nico go!
Accellerazione
Grande rimonta di Nico, che in questo momento ha passato l'americano Gottwald.
Timestation 46
Tra circa mezz'ora Nico giungerà alla timestation 46, ieri e stanotte sono state proficue, cribbio! È passato ora mentre sto scrivendo, ha staccato anche la macchina al seguito!
Dicevamo di ieri, ha avuto uno scossone, ci ha detto preparate un termos di caffè forte che si va dritti ad annapolis. Ora minaccia di nuovo temporale, già ieri ha preso un Po di acqua, ma non sarà questo a fermarlo.
Ohio
Timestation 41, siamo entrati in Ohio, ieri sera a Nico abbiamo fatto trovare la pizza su sua richiesta, stamattina appena fatto giorno ha avuto un attimo di crisi, arrivato alla timestation si è bevuto un bel cappuccino che lo ha rimesso in sesto ed è ripartito alla grande!
Mancano 560 miglia.
Indiana
Ieri sera abbiamo attraversato il Mississippi e questa mattina siamo entrati nello stato dell'indiana. Ieri la giornata per me è stata un po' più varia, prima Ho portato la macchina con il cameramen, per girare un po' di immagini con Nico e Giovanni, poi sono salito sull'ammiraglia, seguendo Nico per una time station. E' stato veramente bello, sicuramente non ci si annoia, tra borracce, panini, spiedini di frutta, ecc. Mangia un casino ma in fondo brucia tutto. :-)
Molto bello anche i paesaggi, abbiamo visto anche un sacco di animali, cervi, puzzole, armadilli, orsetti lavatori.
Missouri river
Seguendo il missouri è pieno di strappi spacca gambe.
Temporale
Neanche il temporale ferma Nico, ieri sera un belz temporalone ci ha accolti poco prima dell'ingresso in Missouri, infilata la giacca impermeabile Nico a proseguito tranquillamente. Ha mangiato pasta integrale con tanto parmigiano nella vaschetta apposta da appoggiare alle prolunghe manubrio. Stamattina gli siamo andati incontro per il cambio dell'equipaggio al seguito, era più in forma lui di tutti gli altri!
Doccia!
Su desiderio di Nico, oggi è il suo compleanno vuoi non accontentarlo? Prendiamo una camera in motel a Eldorado (ts 28) per farlo dormire comodo qualche ora. Nell'attesa ci facciamo la doccia, dopo 4 giorno di lavaggi sommari ci andava proprio! Per festeggiare il suo compleanno abbiamo preso anche una torta, ora non ci resta che aspettare che si svegli.
Mezza!
Mezza RAAM è andata!
Questa notte Nico è passato al miglio 1494,7 ne mancano altrettanti al traguardo di Annapolis.
Trinidad
Non abbiamo sbagliato strada, siamo qui a Trinidad, ridente cittadina del Colorado, ad aspettare Nico. Abbiamo fatto un po' di spesa, per stasera gli prepariamo tagliatelle alla farina di castagne e patate bollite. La giornata è stata molto dura con tre granpremi della montagna, dopo il Wolfcreek, Nico ha scalato il La Veta pass e il Cuchara pass, fisicamente sta bene e il morale è alto.
Tornado
Tutti preoccupati per il tornado, mi sono dimenticato si specificare "mini" :-)
Wolfcreek pass
Nico è appena passato al Wolfcreek pass, il colle più alto di tutta la RAAM, 3300m. Ora dopo essersi ben vestito è in discesa verso la timestation 17
Timestation 14 Cortez
Nico ha appena lasciato la ts 14, incominciano le montagne! Oggi mentre eravamo fermi sul camper, siamo finiti in mezzo ad un piccolo tornado, le pareti vibravano paurosamente!
Flagstaff
Siamo a Flagstaff, Nico è appena ripartito, sta bene ha mangiato riso in bianco, ananas, melone e uva. Ha cambiato bici e abbigliamento, e VIA! Domani ci aspetta la monument valley!
Secondo giorno
Questo post è precedente. In realtà non sono trascorse neanche 24 ore dalla partenza. Nico è in anticipo di 5 ore rispetto alla tabella di marcia, complice il vento a favore, che nel tardo pomeriggio di ieri ha aiutato i concorrenti, prima di attraversare il deserto con una splendida Luna piena, pitturando d'argento le dune di sabbia. Nell'immagine uno degli interminabili rettilinei.
Playstation 7
Nico è appena passato alla timestation 7, il morale è alto gli abbiamo preparato una merenda con grana, uva e torta di mele, ha gradito. Ora con il camper dobbiamo seguire una strada alternativa e aspettarlo alla timestation 9.
300 miglia
Al ritmo di Caparezza, Nico procede alla grande! Abbiamo attraversato il Colorado river e ora siamo in Arizona.
-1
Oggi ultimi preparativi, stamattina ispezione e verifica sia dei mezzi al seguito sia delle biciclette a disposizione di Nico, tutto OK. Rituali foto di gruppo della "crew". Pranzo leggero, per Nico un po' meno, Tagliolini primavera e insalatona, tutta benzina peri prossimi giorni.
Nel primo pomeriggio riunione tecnica con ilcapo spedizione Pagani, con distribuzione dei compiti e tutte le note pratiche utili alla ben riuscita della gara, non sarà facile neanche per noi, c'è un sacco di lavoro!
Io e Marco B. mettiamo in ordine le cibarie dentro il camper, poi finisco di settare i GPS per Nico e per noi del camper.
States!
Siamo negli States! Il viaggio aereo è passato abbastanza velocemente, tra un film, mangiare, bere e quattro chiacchiere, 15 ore di viaggio sono andate. Avere dei VIP (Giovanni di Aldo,Giovanni e Giacomo fa parte del nostro team per chi ancora non Lo sapesse) nel gruppo conta! A Malpensa un paio dli code le abbiamo saltate! Arrivati a Los Angeles ci aspetta Giancarlo, passiamo a ritirare la macchina al noleggio e in un'ora e mezza di highway siamo al motel ad Oceanside, fuori nel parcheggio c'è il camper che guiderò, cribbio! È enorme! Insalatona nel ristorante di fronte e poi a nanna sul camper.
Tutto Pronto?
Nuovo Layout!
A presto!
I limiti sono lontani… non ci sono più limiti nella mia testa.
Quest’anno quelli di SpiritoTrail cosa si inventano? L’estrazione di 5 iscrizioni all’EcoTrail di Parigi, ehm, partecipo, tanto non ho mai vinto niente ad estrazione, infatti il giorno dell’estrazione controllo, niente anche questa volta.
Sbagliato! Mi manda una mail Mau “senti uno ha rinunciato e sei il primo estratto di riserva, ti interessa?”
Ci penso su un giorno, cribbio mi devo anche allenare! Accetto! “Guarda Mau va bene faccio la 80” Mau: “Puoi fare anche la 50!” Io “No scusa la 50 non arriva sulla Tour Eiffel”
…ora mi tocca correre.
Va bene, ora tocca allenarsi, prendo la tabella dal sito Trail Running Brescia, ho bisogno di darmi una regola, una traccia, altrimenti non ci riesco, l’ho applicata quasi alla lettera, saltato solo i facoltativi e ho fatto pochissimo dislivello, tanto a Parigi ci sono 1500m su 80km. Era vent’anni che non facevo le ripetute e in effetti non mi fanno un gran che bene, mi ritorna un po l’infiammazione al tendine di achille, le ultime due settimane mollo un po’ e mi faccio anche dare una raddrizzata dalla mia osteopata.
Quel che fatto è fatto, il Venerdì mattina parto con il TGV, arrivo a Parigi fa un caldo impressionante, se fa così domani muoio! Appena scendo dal treno mi telefona Nicola altro fortunato estratto del concorso, ci troviamo al ritiro pettorali, facciamo conoscenza, ci scambiamo due impressioni, le nostre speranze.
Ogni tanto guardo in sù, sono sulla riva della Senna la Tour è lì, mi vengono i brividi, domani sera, anzi domani notte spero di essere lassù, anzi, devo essere lassù!
Ci troviamo a cena con Daniele altro estratto, lui farà la 50km, insalatona, pasta e poi a nanna, ho scelto un albergo non troppo lontano dall’arrivo, così domani notte, non avro tanta strada da fare per buttarmi sul letto, nel tragitto per l’albergo c’è una bella scalinata, con scale mobili, speriamo siano ancora accese in piena notte!
Ore 7e20 sveglia, ma è già un po’ che sono sveglio, l’agitazione sale, colazione e poi via verso la stazione della RER, Nicola è già lì siamo tutti e due in anticipo, scendiamo in stazione, arriva subito il treno è pieno zeppo di trailer che spettacolo!
E’ già lungo il viaggio in treno, figurati tornare a piedi!
Il treno si svuota in parte alla partenza della 50km, poi è la nostra volta, da lì proseguiamo in bus, alla fermata troviamo Massimo e Claudio, arriviamo alla partenza, siamo praticamente i primi, ci svacchiamo sul prato e approfittiamo del buffet, pan de epices, pluncake, tè bollente (da farsi con la bustina). Mi preparo, metto su il numero, il chip sulla scarpa, elimino la maglia pesante dallo zainetto, la giornata sembra buona, qualche nuvola, ma la temperatura è perfetta! Sono tranquillo.
Bon, è ora, si va alla partenza, brefing, qualche secondo di silenzio per le vittime del terremoto giapponese, e poi conto alla rovescia trois, deux, un, via si parte! 1900 pazzi colorati che trottano sul prato.
Dopo esserci sgranati su un pratone imbocchiamo uno sterrato che segue il contorno dello stagno, sarà un susseguirsi di sterrati, sentieri, boschi, laghi, boschi e boschi l’hogiàdetto? salite, piani, discesa; rampe mai lunghe e mai troppo dure, ma decido di camminarle tutte, è meglio, ho paura di partire troppo forte, mi lascio sorpassare, trovo il mio ritmo, ho bloccato l’orologio sulla schermata con il tempo obiettivo, così vedo solo di quanto sono in anticipo rispetto alle 11 ore sperate per raggiungere l’arrivo, meglio non sapere quanto hai già corso e soprattutto quanto manca!
C’è la gente più strana, chi parte già con la frontale in testa, chi con le ghette quelle alte sotto al ginocchio, uno addirittura vestito da carcerato con tanto di catena e boccione! Che spettacolo! Procedo, arriviamo al primo ristoro al 22 km, c’è il tabellone con il tempo 2he20 forse sono un po’ veloce, riempo il camelback, mangio un po’ di pan de’epices (il pane speziato e con il miele) e bevo coca. Riparto faccio qualche km e tada! Ecco l’intestino! Farò un paio di fermate, già nei giorni scorsi non stava un gran chè bene, complice l’agitazione e adesso forse, la coca cola un po’ fredda.
Ogni tanto attraversiamo delle cittadine, la gente ci fa il tifo, anche se siamo nelle retrovie, i bambini che allungano la mano per darti il cinque, tutto ciò è emozionante. Tuona in lontananza, poi sempre più vicino inizia a diluviare, altro che piogge deboli che davano le previsioni, mi infilo la giacca, alterno fasi corsa e pezzi camminando, sul fango preferisco correre, camminando mi sembra di scivolare di più, arriviamo all’osservatorio di Meudon, si vede la Tour! Ma ce la fanno solo annusare il percorso gira subito a destra e si allontana inesorabilmente! Intorno al 47 km c’è il controllo, verificano che abbiamo la frontale, la coperta di sopravvivenza e il bracciale catarifrangente, toh, sti francesi son seri.
Viene buio, metto su la frontale, non ho mai corso al buio, è bellissimo, tutti i catarifrangenti degli zaini, delle maglie, delle scarpe, davanti a te come la scia di una cometa ti guidano nel buio, basta che tutti facciano la strada giusta! Arrivo al 2° ristoro, bene, c’è anche qualcosa di caldo, il tè te lo fanno li sul momento con la bustina, è bollente! Leggo i messaggi di Vilma (mia moglie) che mi segue online e mi incoraggia, le telefono e mi dice di non mollare, e chi molla! 55km sono passati, dai Guido il prossimo ristoro è a 18km bene, mi cambio la maglia e mi metto la maglia asciutta, ora va meglio, riparto. Macino km, passo e mi ripassano più o meno le stesse persone, vado al ritmo giusto, probabilmente non c’è la farò in 11 ore ma in tempo massimo sì! Ecco l’ultimo ristoro, trovo Carlo uno del gruppetto che era accampato vicino a noi prima della partenza, ci facciamo coraggio uno con l’altro, dai mancano 10km! Ri-piove preferisco rimettermi la giacca, gli dico di incamminarsi, tanto la Tour è la, si vede, manca poco! Arrivo sul lungo Senna corro ancora bene a parte le vesciche sotto i piedi, non sono le scarpe zuppe di pioggia, sono proprio le vesciche, dai, dai che è quasi finita, affianco un francese scambiamo quattro chiacchere, il percorso è un su è giu di scalini e ponti, stiamo correndo persino forte, recuperiamo anche posizioni. Raggiungo Carlo e mi metto a camminare con lui, incomincio a essere candito, non riesco a stargli dietro al suo passo di camminata, quindi ogni tanto mi tocca corricchiare, quando siamo in prossimità della Tour lui allunga, salgo gli scalini, attraverso la strada, sono sotto è fatta, biglietto per l’ingresso e via, gli scalini volano, 300 e passa scalini vanno via come niente, lo striscione! è FATTA!
Che bello, mi merito una birra!
Ottanta km ho fatto O-T-T-A-N-T-A km fino a qualche tempo fa, lo ritenevo impossibile. Facciamo due foto con Carlo poi ci incamminiamo verso l’ascensore, scendiamo e andiamo a farci una meritata doccia bollente. Fa troppo caldo nello spogliatoio, mi sento svenire, vado in palestra, e mi svacco, va un po’ meglio, arrivano gli altri del suo gruppetto, usciamo appena fuori mi sento di nuovo svenire, mi appoggio al muretto, chiamano quelli del soccorso, torno in palestra, mi sdraio alzo le gambe, mi misurano la pressione, mi danno un bicchiere di té, è solo un calo di zuccheri, mi rialzo va decisamente meglio, piano piano mi avvio, Siamo tutti stanchi , camminiamo che sembra la notte deo morti viventi, per andare in albergo (1km) è meglio che prendo un taxi. Sono le 3e1/2 quando mi metto nel letto, faccio fatica ad addormentarmi, mi fa male tutto, forse anche i capelli, la testa piena di immagini, sensazioni e momenti tutti concentrati, stanco ma felice!
Ora, quale altro limite supererò? anzi no, quale obbiettivo mi porrò??
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